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domenica 13 maggio 2012

A te...



A volte ti guardo mentre sei assorta nei tuoi pensieri,
Mentre tutti ridiamo e scherziamo, tu sei lì che pensi.
Ti guardo e vedo i tuoi capelli bianchi,
il volto stanco e segnato da anni di fatica. 

Tu sei sempre lì, pronta a caricarti delle nostre
preoccupazioni, dei nostri malesseri. 
Pronta a consolarci  come se fossimo  ancora fanciulli.
Quanto possiamo essere egoisti, a volte, noi figli.
Ti raccontiamo la nostra vita per alleggerirci dai fardelli pesanti che
ci gravano addosso,
senza curarci  che, invece, poi, il peso lo abbiamo scaricato ancora una volta su di te.
 Ecco a cosa pensi: ai nostri dolori, alla nostra vita.

La tavola è pronta, apparecchiata con tanta cura.
L'odore dalla cucina arriva forte in sala.
Hai preparato mille ricette
per accontentare i gusti di tutti. 
Quando è morta la nonna mi dicesti: una donna è figlia solo fino a quando ha la mamma, dopo è solo mamma.
Capisco benissimo il significato delle tue parole,
 Tutti quanti vorrebbero essere figli per sempre, 
perchè  l'amore che ti può dare la  mamma, è  incondizionato.
 Con lei non è necessario fingere, non è necessario essere bravi a tutti i costi, con lei basta essere cosi, come siamo.
Sono stata molto fortunata ad avere avuto una mamma come te.
Con tutto il mio amore.

sabato 28 aprile 2012

Lettere d'amore




E va bene, lo so, è più facile mandare una mail o piuttosto un sms per comunicare. 
Siamo figli della tecnologia, anzi a dire il vero, lo sono ancora di più i nostri figli. 
Digitano sulla tastiera dell'ultimo modello supertecnologico di telefonino alla velocità della luce. 
Io invece con gli sms sono piuttosto imbranata e udite udite: non uso il cellulare. Lo trovo scomodo.
 No... non da portare appresso, ma dimentico sempre di caricarlo e immancabilmente quando mi trovo in situazioni in cui è necessario usarlo, la batteria è out.
Avro' maturato una naturale repulsione a causa del mio lavoro? Probabile. 
 Passando  la maggior parte della giornata con le cuffie attaccate alla testa e un grillo canterino che ti fa cri cri tutto il giorno nell'orecchio, sfido chiunque a voler usare il cellulare.
 A volte invidio i miei colleghi che i pochi minuti di pausa li passano magari a chiamare gli amici o i morosi. 
Mà, non li capirò mai. Prima li senti dire " oddio non ce la faccio più, devo staccare un attimo, ho la testa che mi scoppia", e un attimo dopo ti accorgi che sono lì intenti a parlare al cellulare.
 Mi verrebbe da dirgli:
 scusa.... un momento fa non eri quello che ....??? 
Ovvio che queste considerazioni le tengo per me!


Ok, ok, lo so che sono io quella un pò... come dire:  diversa.
 Ma che posso farci!
Sarò antica, come dice mia figlia, ma adoro scrivere. 

Che sò, mi sento più libera di esprimermi.
Sapete, lo faccio ancora con mio marito. 

Invece di mandargli un sms, preferisco lasciargli un bigliettino nascosto nella sua agenda per dirgli che ancora lo amo, e più di prima.
 Mi piace immaginare il momento in cui lo troverà, nascosto alla pagina della giornata. 
Anche lui fà la stessa cosa, solo che lo lascia quasi sempre sulla bottiglia del latte nel frigo, così appena scendo a preparare la colazione....
volete mettere quanto è più bello iniziare  la giornata così?



Foto tratte dal Web
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